ESAGRAMMA NUMERO 11, la pace
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ESAGRAMMA NUMERO 11, LA PACE
ANNO 2022
ACRILICO, SPRAY SU TELA
80 X 120 X 3,5 CON LISTELLO
L’opera Esagramma numero 11, la pace fa parte di una serie di opere inserite nella raccolta “Diari spirituali contemporanei”, sono opere che descrivono il mio punto di vista su quanto accade in questa attualità, cerco di imprimere sulla tela quelle che sono le mie visioni e le mie emozioni difronte ai vari eventi che si succedono, come una volta da adolescenti riempivamo pagine di disegni e scritte sui diari di scuola.
la mia analisi di partenza concettuale è sempre una critica attuale di questa società malata, una sorta di anarchismo filosofico mi spinge alla ricerca di libertà di espressione totale, come ideale assoluto c’è la voglia di liberarsi dalle catene materiali di questo corpo e accedere a nuovi mondi spirituali di benessere interiore.
Volevo imprimere nei miei diari una critica sulla situazione guerrafondaia attuale, volevo parlare di guerra senza essere banale, volevo descrive la pace senza essere macchinoso.
In questo mondo viviamo come bestiame della miseria, siamo umani di allevamento come i polli Amadori, il nichilismo romantico fa parte del mio processo creativo. Due imperi totalitari e disumani si fronteggiano inneggiando alla democrazia, seminando morte e distruzione.
La montagna di teschi è la rappresentazione di questi imperi alla deriva, il fine è distruggere l’uomo, annientarlo sotto ogni punto di vista emotivo, sociale, spirituale.
Gli imperi generano odio e morte, i teschi sono volutamente stilizzati ed essenziali, parto con una grisaglia di spray che mi rimanda ai tratti della pittura sumi-e giapponese, sopra di essi getto senza regole spatole di colore, è un atto fisico violento e delicato allo stesso modo, liberatorio e catartico, il controllo del gesto che deve risolversi poi in qualcosa di imprevedibile. L’opera si trasforma durante l’esecuzione sebbene ho un mio dettagliato schema mentale di come arrivare alla costruzione finale. Il colore in questa opera è il simbolo della speranza, nonostante la distruzione l’anima continuerà a vivere in eterno, il colore è pura energia che esce da corpi in putrefazione, vivremo per l’eternità nonostante il vostro odio.
Nonostante i massacri che le super potenze creano, la pace risorgerà, per questo impresso sul cranio dei teschi appare l’esagramma numero 11 dell’i ching che rappresenta appunto la pace, la pace spazza via il piccolo di spirito, chiama la venuta del grande, la pace significa unione, interrelazione, la pace ha bisogno di ecologia, meritocrazia, il mediocre sarà sconfitto.
Il simbolo della pace ha un doppio senso, in nome della pace si fanno guerre, diventa appunto un marchio da imprimere sulle vittime, viceversa rappresenta la vittoria del mondo spirituale su quello materiale, non importa se mi uccidete le nostre battaglie continueremo a vivere in altre dimensioni.